Spesso siamo portati a pensare alla disuguaglianza e alla povertà – in particolare ai loro riflessi sulla salute – come a un insieme di condizioni lontane dalla nostra vita quotidiana. O quali caratteristiche di minoranze della popolazione, che immaginiamo abbastanza lontane da noi. Eppure la realtà sembra fornirci, con una frequenza in graduale aumento, esempi concreti del loro peso e del loro coesistere accanto a quello che consideriamo oggi il benessere per i nostri piccoli e giovani in crescita.
La Report Card 9 dell’Unicef “Bambini e adolescenti ai margini”, analizzando con intensa scientificità le disuguaglianze nel benessere dei bambini in ventiquattro Paesi tra i più ricchi del mondo, ci aiuta a rispondere a una domanda importante.
Quanto i Paesi ricchi permettono ai loro bambini più svantaggiati di rimanere indietro?
Ci sono figure che rimangono nella storia per i motivi più disparati. Lo sappiamo bene: santi, tiranni, despoti, pazzi, poeti, martiri, assassini, salvatori, demagoghi. La storia ce li restituisce spesso cambiati. I tiranni sono più tiranni, probabilmente, o si mutano in benefattori del popolo, e i buoni sono santi, o alla lente distorta del tempo appaiono come mistificatori. Il meccanismo è lo stesso…
Una nuova epidemia che, al pari dell’AIDS e delle tossicodipendenze fa sempre più vittime.
I giovani italiani di oggi si trovano di fronte a un mondo del lavoro che sta mutando pelle. Forse per sempre. La scelta è quella di perseguire una sempre più difficile carriera stabile con crescita interna oppure un’imprenditorialità sempre più accentuata fatta di idee innovative e voglia di mettersi in discussione.