Canto di Natale (A Christmas Carol)

Di Charles Dickens, Chapman & Hall, 1843

 

“… era abbastanza saggio da sapere che nulla di buono succede su questa terra, senza che qualcuno, sulle prime, si prenda il gusto di riderne.”

La trama di questo breve racconto la conosciamo credo tutti: tra cartoni animati, film, parodie, opere teatrali e molto altro, tutti abbiamo sentito la storia del vecchio tirchio (il signor Scrooge) che incontra tre fantasmi di Natale (passato, presente e futuro) per imparare a dare valore alle cose che contano davvero e riporre solo all’ultimo posto denaro e ricchezza.

La bellezza di questa storia, per altro, non sta certo nel finale a sorpresa, ma nel messaggio chiaro e forte che trasmette. Alcuni dicono che la trasformazione che subisce il vecchio protagonista, dopo aver compreso l’inutilità del suo modo di vivere, sia troppo repentina per essere verosimile. Io non lo credo affatto, anzi, sono convinto che sia del tutto ovvio un cambiamento improvviso, anche radicale, se la nostra consapevolezza si accende all’improvviso.

Può bastare a volte una notte, che sembra lunga ed interminabile, a far comprendere il senso della vita, a far vedere quel che non si vedeva, sebbene fosse lì, sotto al nostro naso, da sempre. In fondo conta poco se sia plausibile un cambiamento così veloce e netto, conta però che queste pagine trasmettono un messaggio d’amore, ci portano a riflettere su quello che davvero ha importanza e ci aiutano a osservare, come sempre dovremmo, il mondo anche da punti di vista che non sono i nostri.

Ogni fase del racconto, tra l’altro, ci immerge in modo mirabile in una realtà che, grazie alle parole dell’autore, si dipinge nitida di fronte ai nostri occhi, come se vedessimo un film, piuttosto che leggere un libro. Credere nell’Amore, ecco il senso di questa storia, che ti consiglio davvero di leggere.

Buona lettura.

Giacomo

Scrivere in poche parole (ma spesso anche in molte ;)) chi siamo è sempre difficile. Io credo che sia praticamente impossibile.nnSono convinto che ognuno di noi sia in costante cambiamento, sempre in evoluzione. Noi "non siamo" in un modo o in un altro, ma "diventiamo" noi stessi giorno dopo giorno, senza mai fermarci per poter meritare un'etichetta.nnPosso dirti che mi chiamo Giacomo, che ho 30 anni, che vivo ad Anoia. Poiché concordo con Cechov, che sosteneva che l'uomo è quello in cui crede, allora il modo migliore per aiutarti a capire bene chi sono è dirti che credo in Gesù, ho fede in Dio, quindi credo nell'Amore.nnPer questo motivo mi impegno ogni giorno per offrire, gratuitamente, una mano a chiunque ne abbia bisogno. Come responsabile della sezione di crescita personale, voglio dare strumenti concreti a tutti per cambiare la propria vita in modo reale e iniziare a vivere un'esistenza felice.

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