Angels. “sogni con le ali”: la storia di una grande passione

La musica, nelle pagine di questo diario, è tanto potente da assumere mille sfaccettature, così come chi la porta nel cuore. Artisti, guerrieri del ritmo o angeli terreni?

Angels: sogni con le ali – Erika Ardizzola

Dalla grafica e impaginazione ai contenuti narrati, Angels. “sogni con le ali” – di Erika Ardizzola –  si dimostra più uno scritto personale che un romanzo, il resoconto di vite vere vissute da persone, non personaggi. Sfogliandolo, l’impressione è quella di avere tra le mani un diario segreto. Non tanto per il fatto che il libro sia, effettivamente, scritto in forma diaristica, quanto piuttosto per ciò che ne intervalla il flusso narrativo. Foto, dediche, canzoni, note scritte a mano, poesie, passi della Bibbia. C’è un po’ di tutto in Angels. La qual cosa, bisogna ammetterlo, crea confusione da un punto di vista visivo, ma anche narrativo talvolta. Tuttavia, non necessariamente questo “pastiche” va associato a un difetto di forma. Piuttosto, lo possiamo intendere come un riprodursi della condizione di confusività peculiare della vita, frastagliata e ricca di difficoltà o comunque imprevisti che, il libro suggerisce, dobbiamo affrontare con le nostre forze e con l’amore.
L’amore agisce decisamente da protagonista in queste pagine di diario: verso vita, persone e Dio. Ma soprattutto amore e passione per i propri sogni, che non vanno mai traditi né abbandonati.

Il sogno di Stella Martini si chiama musica. Silvia, Dany, Marco, David, Max e Luca, invece, sono i nomi – i più importanti – di amici e amori con i quali la ragazza cresce davanti agli occhi dei lettori, attraverso le pagine del suo diario personale. Un diario che scrive con scrupolosità, annotando tutto, una sorta di specchio attraverso il quale riflettere su stessa e sulla propria vita per trovare una direzione. La storia è quella di un’adolescente che diventa donna, delle tappe – alcune volte felici, altre  tristi e difficili – che percorre lungo il percorso verso l’età adulta. L’ambiente è quello delle discoteche: cubiste nelle gabbie, dj, giovani che ballano scatenati, droga. Anzi, più precisamente, si tratta dell’universo musica, chiave, peraltro, dell’amicizia tra Silvia e Stella, uno dei sentimenti più forti che emergono da questo diario. L’una genio del violino, l’altra – come si autodefinisce – artista del ballo. Musica e ballo sono la vita di Stella, le grandi passioni che le infondono entusiasmo, gioia ed energia giorno dopo giorno. Che la sostengono nell’affrontare le asprezze della vita, ostacoli e tragedie a cui tutti, prima o poi, in un modo o nell’altro, siamo chiamati. E il mondo delle discoteche, purtroppo, è anche un modo dove si nascondono diverse insidie per chi non ne è consapevole o chi, come Dany prima e Marco poi, è troppo fragile, debole, o forse ancora troppo giovane e superficiale per riuscire a difendersi.
Superata l’adolescenza e alcuni momenti piuttosto duri, trovato il ragazzo giusto e avviata la carriera di “artista” che sempre aveva sognato, il diario di Stella sembra pronto per una conclusione. Eppure, ecco un altro dramma a ricordarle nuovamente la doppia faccia dell’universo che ama: tanto bello, quanto pericoloso. Ma amore e passione possono su tutto, per cui, a dispetto dell’ennesima disgrazia che, volente o nolente, la spinge in avanti nel percorso di crescita, le parole di chiusura sono di speranza. Di fiducia e tenacia nel realizzare la propria vita, i propri sogni. Parole che sono rese visivamente (e uditivamente) dall’immagine della piccola Sofia che suona con maestria inspiegabile il violino della mamma.

È d’obbligo, parlando di Angels, spendere qualche parola su stile e linguaggio dell’autrice. È certo che il ruolo della musica nello scandire ogni singolo evento narrato sia la caratteristica che salta subito all’occhio (Erika Ardizzola suggerisce ai lettori di lasciarsi “avvolgere dalla musica”, ascoltando, durante la lettura, i brani citati), ma parole e flusso della scrittura hanno tutta una loro storia… una storia “alla Moccia”, potremmo dire. Mixare, la company, kazz…, ti spakka, sei connessa, tranky, e ancora la sovrabbondanza di virgolette, l’uso di maiuscole e grassetti: tutto vuole riprodurre il gergo dell’adolescenza, così come intende fare lo stile a dir poco colloquiale e la narrazione che, più che altro, risulta essere il resoconto di una vita, un diario di bordo del viaggio di Stella in volo verso  i propri sogni.

Erika Ardizzola, Angels “sogni con le ali”. Edizioni Creativa, Torre del Greco (NA) 2010 (€ 15.00)

Click Here to Leave a Comment Below