Agliana: tutti pazzi per i travestimenti

Un viaggio nella suggestiva Agliana alla scoperta del festival toscano dedicato ai fumetti e alla fantasia in tutte le sue forme… una esperienza surreale per ammirare i travestimenti dei Cosplayer come in un cartone animato.

Un gruppo Original da "Alice nel Paese delle Meraviglie"

Il Cosplayer (abbreviazione dei termini anglofoni costume + player), ovvero recitare in costume, ha ben poco a che vedere con il Carnevale.
Se non avete mai avuto modo di incontrare qualche appassionato e non sapete di cosa si tratta, Agliana è sicuramente il posto giusto per voi!

Un piccolo ma suggestivo paesino (in provincia di Pistoia) che grazie al progetto e la passione di due giovani ragazzi, Marco D’Urso e  Andrea Mazzei, in collaborazione con il Comune di Agliana (attraverso l’importante manifestazione del Giugno Aglianese, risultato di una sapiente organizzazione di eventi culturali) è riuscito a radunare migliaia di visitatori da tutta Italia in occasione della convention d’animazione “Agliana Moonlight Cosplay” .

Un’evento “da vivere”, nel vero senso della parola, che non si può descrivere o liquidare con qualche parola da manuale; non è solo una mostra o una serie di stand ed esposizioni.

Wylfred, dal videogioco "Valkyrie Profile Covenant of the Plume"

Un intero paese che per due giorni (12-13 Giugno) ha preso a colorarsi delle mille sfumature del mondo dei fumetti, rese vive dai costumi dei ragazzi che ne interpretano i personaggi.

Un grande successo per Agliana, per essere stata solo la prima edizione – risponde compiaciuto Marco D’Urso, uno degli organizzatori – è stata una sfida per noi quella di creare un appuntamento di pura gioia creativa dove gente di tutte le età potesse fidarsi e lasciarsi trasportare dalle emozioni”.

Tiana, dal film Disney "La Principessa e il Ranocchio"

“Cosplay” è un neologismo coniato in Giappone nel decennio scorso, che identifica quella categoria di appassionati di anime e manga che amano calarsi totalmente nelle vesti dei loro beniamini, e lo fanno realizzando in prima persona, con cura quasi maniacale o con l’aiuto di sarti e simili, gli abiti nonché i vari accessori (armi, oggetti ecc…) che caratterizzano appieno il loro personaggio.

Quello che ai più sfugge – spiega Marco  D’Urso –  è che non si tratta di una carnevalata fuori tempo, perché lo spirito che muove il cosplayer è ben diverso, più affine forse a quello di un attore, e per convincersene basta osservare come in un’intera giornata si possa davvero diventare qualcun altro, assumerne le movenze, la gestualità, carpirne l’essenza, ripeterne imperterriti per ore le pose più o meno plastiche davanti a centinaia di obiettivi fotografici: atteggiarsi in sostanza proprio come lui”.

Il tenore Yasutoshi Hosokawa

Effettivamente è stato strano vedere come anche in un piccolo paese come Agliana, per qualche giorno, diventi completamente indifferente essere vestito da gatto, da principessa, da supereroe, da giganti, mostri, da qualunque cosa si voglia essere, indossare una maschera, ed essere felici di essere riconosciuti in quell’alter ego, farsi scattare foto, mettersi in posa, recitare quella parte che sogniamo da quando siamo bambini, da quando ci veniva detto che l’immaginazione era solo dei piccoli.

Personaggi dei cartoni animati e dei videogiochi, ma anche cameriere e conigliette sexy giganti pronte a gareggiare per vincere uno dei sei premi stabiliti: miglior personaggio maschile, miglior gruppo, abito da sera, accessorio ecc…, una sorta di notte degli oscar del travestimento.
Non c’era proprio limite alla fantasia e all’immedesimazione.

Belian, il Cappellaio Matto, dalla serie "Angel Sanctuary"

Ad arricchire e rendere più squisita l’atmosfera, la presenza di Yasutoshi Hosokawa, noto tenore del Sol Levante, che per l’occasione ha allietato il popolo degli appassionati con celebri sigle dei cartoons, da Lupin III fino ad arrivare a Jeeg Robot.

Una prima edizione quella di Agliana Moonlight Cosplay conclusa con successo, dedicata oltre che agli appassionati del settore, a tutta la gente che finora ha sempre pensato che un fumetto o un manga o un videogioco non sia una forma d’arte… vuol dire che non ha mai visto un artista all’opera e che non ha mai visto una tela bianca diventare l’immagine di un sogno in pochi minuti!

Zaira Leone

Tutte le foto sono state pubblicate su gentile concessione del fotografo Leonardo Bigliazzi (www.leonardofoto.com)

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