Acqua con arsenico

A leggerla, questa mattina, mi sembrava quasi una notizia paradossale, ed invece è vera. Il Tar del Lazio ha condannato i ministeri di Ambiente e salute a risarcire i consumatori di alcune regione dove era stata fornita l’acqua con arsenico. La bonifica, evidentemente, non era stata fatta o non nella maniera giusta.

Quando leggo notizie del genere mi viene in mente quanto sia importante lavorare con amore. Solo una persona che fa il proprio mestiere con amore, cioè mettendo al centro della sua attenzione le persone coinvolte, i suoi consumatori, i clienti, ma anche tutto quel che entra in contatto con la propria attività, non farebbe mai una cosa del genere.

Chi invece lavora senza interesse o passione, senza rispetto per gli altri, ecco che lo fa in modo superficiale, approssimativo, finendo per dare poca importanza alle conseguenze delle sue azioni. Così ci troviamo ad avere acqua inquinata, o peggio, acqua con arsenico, che, ricordiamocelo, è un veleno. Il problema, come sempre, è la carenza d’amore.

Se le persone preposte a svolgere un lavoro amassero quel che fanno, lo farebbero con attenzione e serietà. Se il rispetto per la vita venisse prima della ricchezza o dell’interesse personale, non commetteremmo azioni pericolose per guadagnare di più, non lasceremmo entrare acqua con arsenico nelle cucine delle persone, dove potrebbero avvelenarsi o subire comunque danni alla propria salute.

Non ha importanza se il nostro compito è pulire una turbina, un silos o l’acquedotto dalle sostanza tossiche. Non conta affatto se avvitiamo bulloni, facciamo saldature o cuciniamo il pane. Non ha importanza che lavoro facciamo, perché tutti hanno la stessa dignità, perché quello che conta è farlo con amore, metterci passione e impegno, avere a cuore coloro a cui diamo un servizio, un vantaggio, un sostegno con la nostra attività.

Basterebbe amare semplicemente ponendoci dalla parte opposta e chiedendoci: fare salire mio figlio su una macchina poco ben saldata? Darei a mia moglie un bicchiere d’acqua con arsenico? Farei mangiare ad un mio amico del pane cotto male?

Basta l’amore per cambiare questa nostra società, basta che ognuno di noi, agendo, pensi di agire nei suoi stessi confronti, abbia a cuore l’interesse anche degli altri oltre al suo, cerchi di fare sempre quel che si aspetta dagli altri.

Giacomo

Scrivere in poche parole (ma spesso anche in molte ;)) chi siamo è sempre difficile. Io credo che sia praticamente impossibile.nnSono convinto che ognuno di noi sia in costante cambiamento, sempre in evoluzione. Noi "non siamo" in un modo o in un altro, ma "diventiamo" noi stessi giorno dopo giorno, senza mai fermarci per poter meritare un'etichetta.nnPosso dirti che mi chiamo Giacomo, che ho 30 anni, che vivo ad Anoia. Poiché concordo con Cechov, che sosteneva che l'uomo è quello in cui crede, allora il modo migliore per aiutarti a capire bene chi sono è dirti che credo in Gesù, ho fede in Dio, quindi credo nell'Amore.nnPer questo motivo mi impegno ogni giorno per offrire, gratuitamente, una mano a chiunque ne abbia bisogno. Come responsabile della sezione di crescita personale, voglio dare strumenti concreti a tutti per cambiare la propria vita in modo reale e iniziare a vivere un'esistenza felice.

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